Solari sì, solari no? Fanno bene o fanno male? Leggi...

Una ricerca americana, dopo avere analizzato 1400 prodotti per il sole ha concluso che ben il 73 per cento di questi sono inefficaci e alcuni addirittura potenzialmente pericolosi. Due, in particolare, gli ingredienti nocivi da evitare. Per sicurezza, e per fare chiarezza ribadendo che comunque i solari sono l’unica arma contro i danni del sole sulla pelle, abbiamo chiesto a un dermatologo di approfondire la faccenda e di indicarci quali sono i solari da evitare, quelli sicuri, come leggere l’Inci e di chiarire cosa sono i filtri

di Maria Maccari
21 Luglio, 2019

La raccomandazione più frequente in questo periodo dell’anno, da parte di dermatologi, medici in generale e anche di noi giornalisti, è quella di utilizzare sempre una protezione solare quando ci si espone al sole, meglio ancora se tutto l’anno, con le dovute proporzioni. Partendo dal presupposto che i raggi solari colpiscono sempre, anche in inverno e anche e forse soprattutto in città, quando meno ce ne rendiamo conto (a tal proposito esistono ottimi prodotti sunblock o cityblock, una sorta di ibrido tra creme solari e  trattamento viso). Ma tutti i solari sono efficaci e possono essere utilizzati senza problemi? La risposta dell’Environmental Working Group’s (EWG), un’organizzazione no profit la cui missione è "utilizzare il potere delle informazioni pubbliche per proteggere la salute pubblica e l'ambiente", è no. Dal 2007, infatti, l’EWG stila ogni anno un rapporto basato su un’indagine relativa ai solari e i risultati del 2017 sono alquanto sconcertanti: su 1400 creme per adulti e bambini analizzate, ben il 73 per cento sono inefficaci e addirittura alcune potenzialmente pericolose. In particolare, due sono le conclusioni dell’indagine di cui rendere conto, ovvero il fatto che le protezioni devono contenere sia filtri UVB che UVA, i più pericolosi perché entrano più in profondità nella pelle provocando maggiori danni e che occorre prestare molta attenzione a due ingredienti in particolare, l’oxybenzone (o benzofenone) e il retinyl palmitate. Il primo è un filtro chimico molto allergizzante che agisce anche sul sistema endocrino, mentre il secondo è una specie di vitamina A ma che può provocare danni alla pelle.

Per essere certi di scegliere il prodotto giusto e non volendo demonizzare i prodotti solari, ribadendo che il loro utilizzo è indispensabile, abbiamo chiesto il parere di un dermatologo, il dott. Fabio Rinaldi, Presidente dell'IHRF (International Hair Research Foundation).

Quando compriamo un solare a cosa dobbiamo prestare attenzione? «Quando compriamo dobbiamo leggere la formula INCI obbligatoria, per essere sicuri non devono esserci filtri chimici pericolosi, tutti molto allergizzanti, che si chiamano:
-  Oxybenzone (utilizzato molto anche da aziende importanti) perché è allergizzante, irritante ed effettivamente ha un'azione estrogenica. I filtri chimici possono essere assorbiti dalla pelle e quindi un rischio esiste
- Diethyl e ethyhexil triazon
- OD-PABA
- 4-methilbenzyliden camphor

I solari sul mercato, a suo parere quanto sono sicuri? «I filtri chimici non sono tutti pericolosi, per cui quelli più moderni vanno benissimo. Poi potrebbero contenere derivati di oli minerali e petrolati (mineral oil, petrolatum, paraffinum) che possono essere irritanti e comedogenici. Ma il rischio di danni alla pelle non è elevato, a queste concentrazioni».

Quali sono gli ingredienti da evitare? «I solari non dovrebbero essere molto profumati e comunque non contenere estratti di agrumi o bergamotto che macchiano la pelle). La texture dovrebbe essere omogenea (sia crema che latte) ma comunque ben spalmabile per poter applicare il filtro in modo uniforme, altrimenti si rischiano zone non protette. Gli spray vanno benissimo e sono facili da applicare ma meno idratanti. Infine devono essere foto-stabili, cioè il filtro non deve degradarsi con la luce». 

Esistono solari con filtri del tutto innocui? «Ci sono oggi sul mercato ottimi prodotti non pericolosi, che rispettano l'ambiente, resistenti all'acqua e che contengono principi attivi che proteggono il DNA dalle radiazioni UV, come per esempio uno degli antinfiammatori naturali più potenti che è la lattoferrina. I filtri più sicuri in assoluto sono quelli fisici, per azione di schermo dei raggi Uv, per effetto soprattutto dell'ossido di zinco e del biossido di titanio. Proteggono bene ma fanno una patina bianca sulla pelle molto poco piacevole. Si usano soprattutto per i bambini piccoli».

Articolo di d-repubblica. It

Shop on line https://www.divinabottega.com/solari-bio/solari-bio-fpr-50

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